Responsabile Italia Master F. Cuciuffo con Gran Master Bill Newman e Master Camillo Docimo
"Escrima" In lingua filippina Tagalog ha lo stesso significato dello spagnolo "escrima",
ovvero "scherma". Il primo contatto storico del mondo occidentale con l'Escrima si ha nell'epoca delle
prime conquiste coloniali che seguirono alle esplorazioni dei "nuovi mondi" scoperti dai grandi
navigatori agli inizi del '500. Quando i "conquistadores" spagnoli arrivarono nelle Filippine,
trovarono ad aspettarli tribù belligeranti che usavano armi tradizionali per difendersi. Magellano,
in particolare, venne ucciso nella battaglia di Mactan del 1521 dal capotribù Lapu-Lapu, trafitto da
una freccia, e non ucciso con una spada o un bastone come molti escrimadores sostengono. Dopo la
conquista, gli spagnoli bandirono l'arte marziale indigena (che però rimase nascosta nelle danze e nei
rituali popolari) sostituendola con la scherma spagnola. Il kali moderno risente ancora adesso
dell'infuenza spagnola.
Molti ritengono che l'origine dell'Escrima si trovi nelle arti marziali indonesiane, che hanno le loro
radici nel Kun Tao e nel Silat. Il Kun Tao (letteralmente la via del pugno) non è altro che una delle
evoluzioni che ha avuto il Ch'uan Fa (conosciuto in occidente ed a Hong Kong con il termine Kung fu e
nella Cina moderna come Wu-shu), mentre il Silat deriva dai movimenti adottati dalle arti marziali della
penisola indiana e della popolazione araba che si insediò in Indonesia verso il XIII secolo. Del resto,
a partire da XIV secolo iniziò l'insediamento di popolazioni musulmane anche nel sud delle Filippine,
invasione che si fermò con l'arrivo degli spagnoli: ancora oggi le isole meridionali dell'arcipelago
filippino sono abitate dalla popolazione "moros" musulmana.
In realtà, gli innumerevoli stili delle arti marziali filippine hanno assorbito tecniche e schemi motori
da qualsiasi arte marziale portata dai vari conquistatori delle Filippine che si sono succeduti nel
corso della storia: indiani, arabi, spagnoli (con accompagnamento di portoghesi ed italiani), americani,
giapponesi.
Negli ultimi anni è cresciuto l'interesse per le arti marziali meno diffuse, provenienti da diverse
culture di tutto il mondo, incluso Escrima, Capoeira, Savate, Muay Thai ed altre. Ritenuta la migliore
arte per imparare ad usare i coltelli ed a difendersi da essi, Escrima ha attirato persone non
necessariamente interessate al suo aspetto culturale. Come conseguenza, molti sistemi di Escrima sono
stati modificati, per renderli più "vendibili" ad un pubblico esteso. L'infuenza di altre arti marziali
asiatiche sul modo di proporsi "sul mercato", ha portato ad una enfatizzazione del trapping, del
controllo e del disarmo, focalizzandosi sull'aspetto dell'autodifesa. D'altra parte, il
Kali-Arnis-Escrima non si è evoluto in senso sportivo come altre arti marziali (soprattutto giapponesi
e cinesi), mantenendo una certa impronta guerriera dovuta alla sua origine (l'uso delle armi ne è
insieme la causa e la diretta conseguenza). I moderni metodi di allenamento tendono a curare meno il
footwork (che peraltro viene assimilato con gli esercizi come veniva fatto anche anticamente) e le
posizioni basse del corpo (che comunque erano adottate da non molti stili di Arnis/Escrima)
soffermandosi sempre di più su tecniche dirette, maggiormente adatte ad essere imparate da chi non ha
la possibilità di dedicare moltissimo tempo a queste discipline e che possono sembrare più efficaci,
soprattutto in contesti in cui è richiesta una reazione immediata che non abbia avuto la necessità di
anni e anni d'allenamento per essere acquisita. Un altro campo in cui la disciplina si sta espandendo
è il sincretismo con le tradizioni di scherma Europea, medioevale e rinascimentale, direzione in cui la
sta sviluppando Master Bill Newman, allievo diretto di Latosa ed ora responsabile EWTO per l'Escrima.